Come si fanno i Pancakes Vegan – Ricetta per fare i Pancakes senza uova e senza burro

La ricetta vegana per fare i pancakes

Voglia di pancakes? Stai cercando una la ricetta vegana per fare i pancakes?
I pancakes sono simili alle crepes, ma alti circa 2 cm e di solito vengono consumati a colazione e brunch, soprattutto negli Stati Uniti.
Il classico abbinamento è con sciroppo d’acero, ma a volta vengono abbinati a marmellate di cramberries o frutta fresca, come banane e fragole e mirtilli.
Di sicuro non è tra le colazioni più leggere, ma una volta ogni tanto ci sta… poi questa ricetta è anche vegana, senza uova e latte, quindi un po’ più light and healthy!

vegan pancakes

Pancakes Vegan

Ricetta per fare i Pancakes senza uova e senza burro

Ingredienti per 4 persone:
250 g farina
30 g zucchero
10 g baking soda
3 g sale
60 g olio di cocco
350 ml latte di soia
2 g vaniglia

Setacciare la farina con lo zucchero, il lievito e il sale.
Unire l’olio di cocco, che deve essere freddo. Lavorare con 2 coltelli, tagliando l’impasto per fare assorbire l’olio di cocco agli altri ingredienti.
Lasciare riposare in frigorifero per 10 minuti poi mescolando con una frusta, aggiungere il latte di soia.
Scaldare una padella antiaderente, ungere con olio di cocco e versare una dose. Far cuocere circa un minuto poi girare il pancake e completare la cottura. Ripetere l’operazione per tutti gli altri pancakes.
Servire accompagnando con sciroppo d’acero, marmellata di cramberries o frutta fresca.

Matteo Casadio

Maki di tonno – Piccole tartare di tonno

Maki di tonno – Piccole tartare di tonno d’ispirazione giapponese

Perchè Maki?
I maki sono una delle preparazioni più diffuse della cucina giapponese. Sono i rotolini di riso che siamo abituati a vedere nei sushi bar.
Ce ne sono molti tipi: Futomaki, Hosomaki, che sono preparati con riso e pesce all’interno, avvolti con l’alga nori aiutandosi con tappetini di bamboo; Uramaki invece hanno il riso all’esterno e vari tipi di ripieno e vengono chiamati anche california rolls; poi i Temaki che hanno l’alga all’esterno e sono di forma conica e dimensioni più grandi.

Questo piatto non vuole essere una modifica dei piatti della cucina giapponese, che sono già ottimi così, se fatti da chi li sa fare veramente!

Quindi Maki soprattutto per la forma.

Maki di tonnoIngredienti preparare i maki per 4 persone:

400 grammi di tonno albacora
5 g cipolla Tropea
10 ml aceto di vino bianco
1 Ravanello
10 g zenzero in agrodolce
20 g perle aceto balsamico
2 pomodori piccadilly confit
basilico greco
40 g daicon
2 Cetrioli
0,3 g iota
sale Maldon
olio extravercine d’oliva
Per le sfere di balsamico:
50 g olio di semi
50 ml aceto balsamico
1,5 g agar
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Per preparare le tartare di tonno

Togliere tutti i filamenti dal tonno.
Tagliare tutta la polpa a quadretti piccoli.
Con l’aiuto di uno stampo tondo formare 16 piccole tartare da 20 g l’una.
Con la mandolina affettare i cetrioli. Tagliare a metà le strisce di cetriolo e avvolgere le tartare. Conservare le parti avanzate, serviranno per fare il gel.
Tagliare la cipolla a piccoli bastoncini da 1,5 cm e lasciarle marinare in aceto per 30 minuti.
Tagliare anche i ravanelli a bastoncini come la cipolla.

Per i preparare i pomodori confit

Sbollentarli in acqua per 10 secondi, tagliarli a metà. Eliminare pelle e semi e condirli con poco sale e poco zucchero, qualche lamella di aglio, qualche foglia di origano fresco, un po’ di olio extravergine e fare asciugare in essiccatore a 60ºC per 2 ore.Tagliarli in 16 piccoli pezzi.

Pelare il daicon e tagliarlo a julienne fine. Lasciarlo in acqua e ghiaccio per 30 minuti, poi scolarlo.

Tritare lo zenzero

Per preparare il gel di cetriolo

Eliminare i semi, ma non la pelle dagli avanzi dei cetrioli. Centrifugare.
A 100 g di centrifugato di cetriolo unire 0,2 g di sale e la iota, mescolare e portare a 80 gradi. Filtrare. Lasciare raffreddare.

Per preparare le sfere d’aceto balsamico

Mescolare l’aceto balsamico con l’agar e portarlo a bollore. Lasciare intiepidire e con una siringa far cadere una goccia per volta nell’olio di semi freddo. Lasciare per un minuto, poi scolarle e lavare in acqua. Conservarle con un po’ di aceto balsamico.

Composizione del piatto

Versare un cucchiaio di gel per ogni piatto e farlo colare inclinandolo.
Disporre 4 Maki per porzione.Guarnire ogni Maki con un po’ di zenzero, un pezzetto di pomodoro confit, uno di cipolla, uno di ravanello, le sfere di balsamico e una fogliolina di basilico greco.
Lateralmente mettere il daicon.
Condire con un filo di olio e un pizzico di sale Maldon.

Sgombro, squacquerone, rucola e saba

Ecco come con pochi ingredienti freschi e poco costosi possiamo preparare un piatto gustoso e salutare.

Ingredienti:
Filetti di sgombro nostrano fresco (se non sai come fare GUARDA QUI!)
Squacquerone
Rucola
Datterini
Saba
Olio evo
sale

lo sgombro, non ha squame ma è bene togliere la prima pelle, sottilissima ma che risulta fastidiosa, soprattutto in una cottura delicata come quella al vapore. Per toglierla bisogna iniziare a staccarla da un lato aiutandosi con un coltellino e spelarlo tutto con delicatezza per non rovinare la polpa.
La cottura al vapore dovrà  essere molto rapida 3/4 minuti.
Nel video si può vedere come completare il piatto!

Buona visione!


video Sgombro

Come si fa la Maionese Vegana

Vuoi preparare una salsa fredda vegana? Ecco come ottenere una maionese base senza uovo.

Ecco come si fa la Maionese Vegana.

Quando facciamo una maionese classica la lecitina contenuta nel tuorlo, ci permette di avere un’emulsione stabile. In questo caso la salsa lega per la lecitina contenuta nel latte di soia.


Ingredienti:
30g latte di soia
260g olio di soia o di semi
100g acqua
2,5g circa di spezie a fantasia per aromatizzare
1 g sale
0,7g  xantana (facoltativo)

Mettere tutti gli ingredienti in un contenitore e frullare.

Conservare in frigorifero.

Il Pesce e i prodotti ittici in scatola

expoGrazie a Nostromo, Pescenudo ha avuto la fantastica opportunità di partecipare a una conferenza tenuta al Expo Conference Center, dove ci si chiedeva quale fosse il ruolo del pesce nella dieta mediterranea.

Con la professoressa Alessandra Bordoni dell’Università di Bologna, abbiamo potuto discutere e avere chiarimenti sull’importanza del pesce nella nostra alimentazione e in particolare sui  prodotti ittici conservati in scatola.

Il pesce è uno degli alimenti rappresentativi della Dieta Mediterranea. È in grado di apportare all’alimentazione sostanze dall’elevato valore nutritivo come proteine nobili, omega 3, vitamine in particolare del gruppo B  e diversi sali minerali.

Nonostante queste proprietà, attualmente in Italia si mangia meno di un terzo della quantità di pesce raccomandata (100/150 g, 2-3 volte alla settimana).

Questa mancanza è legata principalmente alla reperibilità, praticità di conservazione e costo del pesce. La questione potrebbe essere risolta in parte con l’inserimento nella dieta e nelle abitudini di tutti i giorni di prodotti ittici in conserva (soprattutto pesce azzurro) come alici, sgombro e tonno.

Il pesce conservato sott’olio o al naturale apporta infatti al nostro organismo pressappoco gli stessi macronutrienti del pesce fresco.

Navigano diversi falsi miti intorno ai prodotti ittici conservati in scatola:

si pensa che per poter mantenere per lungo tempo l’integrità del pesce, ci sia il bisogno di aggiungere conservanti, mentre per garantire una conservazione ottimale del prodotto, sono sufficienti un semplice trattamento termico, olio e sale;

si pensa che questi prodotti contengano troppo sale e troppi grassi (è sempre preferibile scegliere i prodotti “al naturale” piuttosto che quelli conservati in olio). Ad esempio una scatoletta di tonno sgocciolata da 52 g di prodotto netto, contiene la quantità di sale pari ad un panino da 50 g oppure una mozzarella da 100 g. Mentre per quanto riguarda i grassi possiamo paragonare la nostra scatoletta ad una fetta di filetto di bovino da 100 g oppure a un uovo.

Per quanto riguarda l’allarme mercurio, persino i soggetti a rischio (donne che programmano la gravidanza, donne in gravidanza e allattamento, bambini piccoli) potrebbero scegliere di consumare fino a 340 g a settimana di tonno in scatola senza che questo comporti alcun problema.

Possiamo perciò affermare che i prodotti ittici conservati in scatola sono una buona alternativa al pesce fresco in termini di prezzo, praticità, nutrienti e gusto.

Ovviamente pescenudo, quale blog dei sapori autentici e sinceri, non può che preferire il pesce fresco con tutti i pregi, ma anche le difficoltà e problematiche che questo fantastico regalo della natura può riservare, ma si sente di prendere in considerazione e consigliare i prodotti ittici in scatola a tutti.

Anche in poco tempo, tutti potrebbero essere in grado di prepararsi pranzetti salutari e nutrienti, soprattutto se seguendo pescenudo.it!!!

Alex Vitali  per pescenudo.it