Come si fanno gli Involtini di Carta di Riso

Come si fanno gli Involtini di Carta di Riso

Nel video seguente Franco, vi spiega come preparare degli ottimi involtini di carta di riso. Una ricetta che può essere personalizzata in base ai gusti. Gli involtino di carta di riso possono essere preparati con solo verdure per i vegani e vegetariani, ma possono anche essere inseriti pesce, gamberi o carne. La ricetta è di origine vietnamita.

È una ricetta sana e adatta per qualsiasi momento della giornata. 

Allora scopri come si fanno gli involtini di riso vietnamiti e stupisci i tuoi amici con un menu particolare, la prossima volta che li inviti!

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Involtini carta di riso

Involtini carta di riso

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Carpaccio di manzo con carciofini e vesuviani semisecchi

Ricette per Carpaccio di manzo con carciofini e vesuviani semisecchi
Il carpaccio di manzo, che troviamo da molti anni in tanti menu, ha in realtà un suo creatore, Giuseppe Cipriani il primo proprietario de Harry’s Bar di Venezia.
Fu proprio Cipriani a preparare il primo carpaccio di manzo per una sua amica, mentre decise di dare il nome Carpaccio al suo nuovo piatto, perchè i colori gli ricordavano i quadri del pittore Vittore Carpaccio. La ricetta di Cipriani aveva come condimento una leggera maionese. Da allora molti cuochi hanno elaborato e personalizzato questo piatto. In questa ricetta lo condiamo con carciofini e Vesuviani e Fossa.
Abbiamo chiesto ad Alessandro Fanelli del ristorante Felix di Milano Marittima, intenditore, ed esperto del settore di dirci la sua,… ecco cosa consiglia:

“…normalmente si usa il girello ma nei ristorante si usa più spesso il filetto, per una questione di pregio. Io amo anche usare la noce; comunque sono i tagli del “quarto posteriore” a essere maggiormente utilizzati per questa preparazione. Come razza sicuramente la Fassona Piemontese spicca su tutte, ma io amo anche le razze tipo Angus, perché sono molte saporite, in particolare il Black Angus Nebraska… Ma quando Voglio farmi realmente un Super Carpaccio consiglio anche il Wagyu Beef chiamato comunemente Kobe, attenzione però, il Kobe normalmente risulta essere una carne “marmorizzata” e quindi consigliata a chi sa apprezzare anche “il grasso”( che in questa razza sono più polinsaturi che insaturi e quindi (ideale anche per le diete ipocaloriche) se lo si vuole gustare e comprendere appieno in “carpaccio”! ALE
carpaccio manzo carciofini

Ingredienti per 4 persone:

400 g controfiletto di manzo
Pomodorini Cigliegino Semisecchi Duca Carlo Guarini
Spicchi di carciofi grigliati sott’olio Duca Carlo Guarini
Olio Extra Vergine Di Oliva E Mandarino Duca Carlo Guarini
60 g formaggio di fossa
60 g lattughino da taglio
Sale
Lavare il lattughino e asciugarlo delicatamente senza schiacciarlo.
Disporre il lattughino in 4 piatti e conservare qualche fogliolina più piccola da guarnizione. Condire con poco sale e olio.
Con un coltello molto affilato, tagliare a fettine sottili il controfiletto di manzo. Se alcune fette dovessero essere un po’ troppo grosse si possono schiacciare leggermente mettendole in mezzo a un foglio di carta da forno oppure un sacchetto di plastica per alimenti.
Disporre le fettine sopra al lattughino.
Distribuire carciofini e pomodorini precedentemente sgocciolati.
Completare con fettine di formaggio di fossa, le foglioline da guarnizione, spargendole in qua e il là e poco sale.
Adesso gustatevi il vostro carpaccio!

Eggs Benedict

eggs benedict

Eggs Benedict è uno dei piatti più conosciuti per la colazione o brunch degli americani.
Anche questa ricetta ha la sua storia,… o leggenda.
Sembra che Lemuel Benedict, un famoso ex agente di borsa di Wall Street, nel 1942, in un’intervista, dichiarò che in una mattina del 1894, accusando i postumi di una nottata un po’ troppo alcolica, cercò un rimedio ordinando al maitre un piatto composto da gli ingredienti che diedero vita a questa ricetta.
Da quel giorno il maitre decise di inserire Eggs Benedict nel menu della colazione e del pranzo.

Ingredienti per 4 persone:
8 uova
4 muffins inglesi
8 fette di bacon
salsa olandese
sale
pepe
aceto

Procedimento:
Tagliare a metà i muffins inglesi e tostarli.
Mettere a rosolare le fette di pancetta e farle diventare belle croccanti.
Per preparare le uova in camicia sono necessarie le uova freschissime. Portare quasi a a bollore (90/95° C) abbondante acqua in un tegame largo, aggiungere 50 ml d’aceto per litro di acqua. Aprire singolarmente le uova in un piattino e farle scivolare delicatamente nell’acqua. La cottura può variare dai 3/5 minuti, in base ai gusti. Raccogliere con una ramina le uova e passarle per pochi secondi in una ciotola contenente acqua fredda, sia per fermare la cottura, che per ridurre il gusto dell’aceto.
Disporre le uova sui muffins tostati, aggiungere la pancetta e una cucchiaiata di salsa olandese per ogni uovo.
Il piatto può essere completato con insalata e patate al forno.

Culatello di Zibello

I mesi freddi invernali, da ottobre a febbraio, sono quelli ideali per la lavorazione delle carni di maiale. Ne abbiamo approfittato per andare a visitare un’azienda che produce salumi di altissima qualità, trai quali, il culatello di Zibello D.O.P: il Podere Cadassa a Colorno (Parma)

Durante la visita emerge in maniera sempre più evidente, come alcuni prodotti che fanno la storia del nostro paese, possano nascere  solo da persone che lavorano costantemente con passione, esperienza e serietà.

Per produrre i migliori culatelli Eddy, Enrico, Marco e Monica i titolari dell’azienda partono dalla materia prima. I maiali vengono allevati rispettando le condizioni igieniche e alimentandoli a mais, orzo e legumi come la soia, mescolati a farine e siero di latte. Un’alimentazione vegetale come questa, ricca di grassi insaturi permetterà di ottenere salumi a basso contenuto di colesterolo.

culatello dop

Per fare il culatello viene utilizzata la parte più pregiata della coscia, disossata, e sgrassata, salata per cinque giorni circa, poi lavata con vino e insaccata nella vescica di maiale e legata con lo spago dando una caratteristica forma a pera. Da qui parte il processo di stagionatura con un controllo costante delle temperature e umidità della cantina.

culatellozibelloculatello di zibellocadassaculatello dopmuffe culatelloil culatellopodere cadassacotechino e zabaione

La cantina è un ambiente mozzafiato, centinaia di culatelli appesi che quotidianamente vengono controllati, spazzolandoli per eliminare le muffe in eccesso, fino a quando dopo 18/26 mesi potranno essere affettati e mangiati.

Di fronte all’azienda la stessa famiglia gestisce il ristorante” Al Vèdel”, dove vengono proposti ovviamente tutti i loro prodotti e piatti legati alla tradizione locale.

ristorante al vèdel

Culatello, lo strolghino, la pancetta,… da rimanere senza parole per profumi e gusto, poi la spalla cotta con mostarda di verdure,….e

tra tutti,  quello che più rimane impresso nella mente per particolarità d’abbinamento:il cotechino con lo zabaione.

Che cos’è la frollatura

In questo articolo parliamo di frollatura. Abbiamo chiesto a un appassionato ed esperto anche in questo settore: Alessandro Fanelli, titolare del ristorante Felix d Milano Marittima.

frollare frollatura

Dopo l’abbattimento del capo, la carne degli animali non è immediatamente commestibile, occorre far passare un tempo variabile (almeno 72 ore per la Legge Italiana) durante il quale le carni diventano adatte ad essere consumate. CONTINUA A LEGGERE

Saltimbocca ma non alla romana

Una rivisitazione di un piatto della tradizione romana: i saltimbocca!
Ho deciso di utilizzare tutti ingredienti di qualita’ di origine spagnola. Quindi invece del vitello ho utilizzato il maiale iberico, invece del prosciutto, il patanegra, invece del vino bianco, uno  sherry.

Ingredienti per 4 persone:
500 grammi di carne di maiale iberico
12 piccole fette di patanegra
12 foglie di salvia
40 ml di sherry
farina
30 grammi burro
olio d’oliva
sale e pepe

Con la carne di maiale iberico ricavare 12 scaloppine. Su ognuna, adagiarvi una fogliolina di salvia e una fettina di patanegra.
In in una padella antiaderente, fare scaldare il burro e poco olio; spolverare con poca farina i saltimbocca e metterli in padella dalla parte del patanegra. Lasciare rosolare leggermente, poi girarli e lasciare cuocere ancora per poco tempo, quindi scolare il grasso e bagnare con lo sherry. Se e’ il caso aggiungere poca acqua per ottenere una salsa leggera e vellutata.

¡buen apetito!