Pizza

Oggi pizza.

 

Ingredienti:

750 g farina forte
260 cl circa di acqua tiepida
70 cl latte
20 g sale
70 g olio d’oliva
25-30 g lievito di birra
un pizzico di zucchero

Per condire:
polpa pomodoro
sale
mozzarella
basilico

Impastare tutti gli ingredienti. Lavorare l’impasto per diversi minuti. Metterlo all’interno di un contenitore di plastica unto, alto e stretto, che possa contenere almeno 5 volte il volume dell’impasto. Fare una croce e lasciare in camera di lievitazione per 2-3 ore. Preparare un panetto e adagiare su una placca da pizza nera unta con olio di semi. Fare lievitare altri 45minuti. Stendere l’impasto cercando di dargli la forma della placca. Lasciare lievitare ancora 45 minuti quindi cercare di stendere completamente la pizza x tutta la placca. Condire con polpa di pomodoro insaporita con un pizzico di zucchero, sale, olio. Cuocere a 210°C in forno x 15-20 minuti. Tagliare le porzioni, cospargere di mozzarella tagliata a piccoli dadi e continuare la cottura fino a quando non inizierà a prendere colore. Completare con alcune foglie di basilico.

Gianluca Belletti ci consiglia che vino abbinare:
-“Pizza… quanti tipi di pizza esistono? Come si fa a trovargli un vino giusto? Mi viene in mente un amico Napoletano che ha aperto una pizzeria a Perugia, con un forno fatto da un vecchio maestro fornaio con pietra di Sorrento e farina di un mulino così piccolo che non gli spedisce la farina ma se la deve andare a prendere con il furgone preso a noleggio… Comunque il vino per la Tua pizza è l’Asprinio di Aversa, della provincia di Caserta, vino fatto da viti maritate ai pioppi, (si chiamano viti ad alberata) come facevano gli antichi Romani, che per vendemmiarlo devono usare scale di 10-15 metri, (al solo pensiero mi vengono le vertigini…) leggero, acidulo, e dai profumi di clorofilla e mele renette, aromatico quanto basta e con un giusto supporto corposo per bilanciare la succulenza dell’impasto e la fragranza del pomodoro, dotato di una giusta acidità per giocare nel palato con  quel magnifico sapore della mozzarella di bufala campana…”

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